Ex Fornace De Majo
Murano (VE) - Campo San Donato - Fondamenta A. Navagero 29
- ProprietàCampo San Donato Srl
- ProgettazioneArch. D. Colombini, Arch. G. Ceschia
L'Opera
La Vetreria
La de Majo Illuminazione nasce nell'immediato dopoguerra ad opera di Guido de Majo, che dalla natia Napoli si trasferisce in laguna, e fonda, nel 1947, la prima fornace a Murano.
Da subito, nonostante le piccole dimensioni degli esordi, grazie ad una oculata strategia aziendale sempre attenta alla qualità della propria produzione, è stata protagonista nella realtà muranese, diventando in pochi anni una vera e propria industria.
Negli anni sessanta il design è entrato a far parte dello scenario produttivo e la vetreria è stata tra le prime ad investire nel settore, affiancando alla produzione di alto artigianato tradizionale, quello della produzione seriale, allargando sensibilmente la propria fascia di mercato.
Riqualificazione delle Aree Dismesse
Gli ultimi anni hanno visto una crisi crescente del settore vetraio.
Crisi che ha portato alla chiusura di numerose fabbriche o allo spostamento delle attività industriali in terraferma.
L'area dismessa dalle vetrerie de Majo è un esempio emblematico di tali logiche di trasformazione. L'area è collocata in una zona della città di Murano caratterizzata dalla eccezionale vicinanza di elementi tra loro molto differenti: l'industria del vetro, il tessuto urbano residenziale, l'area monumentale del Duomo e la laguna.
Le soluzioni architettoniche elaborate per l'area sono di conseguenza cambiate con il mutare delle esigenze di mercato.
Per le destinazioni d'uso future dell'area sono state perciò elaborate ben tre varianti dello stesso progetto:
La prima proposta prevede di dividere sostanzialmente l'area in due parti di cui, quella prossima alla Fondamenta Navagero e al Duomo, ha un carattere ricettivo e pubblico, e l'altra parte, invece, residenziale.
Le ultime due soluzioni trasformano l'area ad esclusivo uso ricettivo, con una capacità di ospitare, nella prima, circa 200 persone in un albergo di categoria lusso e 300 persone, nella seconda, in un albergo di categoria media.